venerdì 4 luglio 2025

Per un Etica Universale

 



Per un’etica universale

Il mondo è in agonia. Un’agonia così incombente e pervasiva che è fonte della profonda inquietudine che non risparmia nessuno. La pace ci sfugge - La pace sfugge, il pianeta è sulla via della distruzione, e gli esseri umani vivono nella paura, spesso trattandosi reciprocamente come estranei.

Nel prendere atto di questa realtà, già oltre trent’anni fa venne redatto dal Parlamento delle religioni mondiali a Chicago (USA) il 4 settembre 1993, la “Dichiarazione per un'Etica Mondiale”, un documento che potesse fungere da "corrispettivo etico" della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948.

La Dichiarazione, sottoscritta da 125 rappresentanti di religioni o tradizioni religiose mondiali,  promuove una serie di principi fondamentali volti a stabilire un'etica condivisa per affrontare le sfide globali, condannando la violenza, l'ingiustizia e il degrado ambientale.

Con estrema onesta intellettuale il documento sottolinea:

“Con particolare turbamento noi vediamo che in non pochi luoghi di questo mondo capi e seguaci di religioni non cessano di fomentare aggressioni, fanatismi, odi e ostilità xenofobe, quando addirittura non ispirano e legittimano conflitti violenti e sanguinosi. La religione viene spesso sfruttata per scopi di pura politica di potenza e addirittura per legittimare la guerra. Tutto ciò ci riempie di orrore. Noi condanniamo tutte queste degenerazioni e dichiariamo che le cose non devono andare in questo modo”

“…Eppure noi siamo convinti che proprio le religioni, nonostante i loro abusi e frequenti fallimenti storici, porta­ no la responsabilità del fatto che tali speranze, obiettivi, ideali e criteri possano essere tenuti in vita, giustificati e vissuti.”

“… noi vogliamo qui confermare e approfondire alla luce dell'etica: la piena realizzazione dell'inviolabilità della persona umana, della libertà inalienabile, della fondamentale uguaglianza e della necessaria solidarietà e reciproca dipendenza tra tutti gli uomini.”

Il progetto per un’etica mondiale, avviato dal teologo cattolico Hans Küng, sostiene: «Quest'unico mondo ha bisogno di un unico ethos fondamentale; quest'unica società mondiale non ha certamente bisogno di un'unica religione e di un'unica ideologia, ha però bisogno di alcuni valori, norme, ideali e fini vincolanti e unificanti.»

(HANS KÜNG, Progetto per un'etica mondiale)


La dichiarazione si basa sulla convinzione che le dottrine di tutte le religioni contengano un comune patrimonio di valori fondamentali e antiche linee direttrici per il comportamento umano, principi  che costituiscono il fondamento di un'etica mondiale. 

La premessa fondamentale dell'etica universale è che tutti sono assolutamente uguali nel loro voler essere felici, amati e rispettati. Ciò di cui si reclama il la necessità è un consenso di fondo minimo circa valori vincolanti, norme irrevocabili e comportamenti morali fondamentali,  principi che mirano alla costruzione di un mondo più giusto e pacifico.

Principi fondamentali e impegni: 

•  l'impegno per una cultura della nonviolenza e del rispetto di ogni vita.

• l'impegno per una cultura della solidarietà e un giusto ordine economico.

• l'impegno per una cultura della tolleranza e per una vita vissuta veracemente.

• l'impegno per una cultura dell'eguaglianza e della condivisione fra donne e uomini.


Mutamento di coscienza: 

La Dichiarazione sottolinea tuttavia che la Terra non può essere trasformata in meglio senza un mutamento di coscienza a livello individuale e collettivo. È necessaria una nuova consapevolezza della responsabilità etica, che implichi rischio e disponibilità al sacrificio.

 “Senza rischio e senza disponibilità al sacrificio non ci può essere un cambiamento radica­ le della nostra situazione. Ci impegniamo perciò per quest'etica mondiale, per  una reciproca comprensione e per forme di vita socialmente aperte, promotrici della pace e rispettose della natura. Noi invitiamo tutti gli uomini, religiosi o no, a fare lo stesso.”


Gian Paolo Soddu 

Nessun commento:

Posta un commento