martedì 28 luglio 2015

Les roses d’Ispahan di Ramtin Ghazavi

di Maria Grazia Robiati 


Mi è gradito proporvi l’ascolto del bellissimo cd “Les Roses d’Ispahan” realizzato dal nostro caro
amico bahá’í Ramtin Ghazavi.

Il titolo del cd è una dedica che il tenore Ramtin fa alla sua città di nascita: nato in Iran 35 anni fa si è trasferito nel 2003 a Milano per studiare canto lirico e si diploma al Conservatorio di Milano, ha proseguito studi di perfezionamento in Italia ed in Austria e finalmente tra il 2009/2010 supera brillantemente il concorso di selezione per la Scuola dell’Opera Italiana al Teatro Comunale di Bologna dove si è perfezionato con grandi della lirica italiana.

Con grande piacere posso comunicarvi che Ramtin è il primo tenore iraniano ed il primo tenore bahá’í a far parte del cast artistico del Teatro alla Scala, uno dei più famosi palcoscenici del mondo lavorando con grandi artisti, direttori e registi del mondo. Ha una sua pagina su Facebook: www.facebook/ramtin ghazavi dove potete cliccare “mi piace”. Potere guardare fotografie di personaggi interpretati da lui dove canta brani di opere composte da grandi musicisti italiani che hanno fatto la storia dell’opera italiana. Il suo sito ufficiale è www.ramtinghazavi.com dove potete ascoltare la sua voce.

Il cd è splendido! Apre il suo recital con un poema di Leconte de Lisle “Les roses d’Ispahan” musicato da Fauré. Prosegue con romanze di Tosti, eseguite dai più grandi cantanti del tempo e Ramtin si cimenta in maniera meravigliosa. Ascoltando queste romanze mi ha trasportato in un mondo antico romantico, oggi sconosciuto a tanti, e mi sono inebriata: ha affrontato il canto con una rara eleganza e una leggerezza decorativa.

E che dire dei brani d’opera? Affronta Puccini e Verdi con disinvoltura: una affinità elettiva per armonie fragili e sofferenti e uno stile potente per una musica immediata. Possiamo ascoltare canzoni che hanno resa celebre la musica italiana nel mondo. Conclude cantando brani di tre compositori classici iraniani che hanno composto le loro opere nella sua lingua.

La comunità bahá’í italiana deve essere orgogliosa di poter avere un amico che possiede tali doti, ma non solo artistici: è un giovane molto dedito alla famiglia, una dolcissima moglie e due splendidi bimbi, ha un carattere dolce ed è una persona umile.

Sarebbe interessante se durante eventi importanti nazionali si potesse invitare per ascoltarlo: la musica fa parte della vera bellezza dello spirito, poiché è un ponte tra il finito e l’infinito. Ascoltiamo questo cd e lasciamo che la sua musica nutra la nostra anima!

Articolo pubblicato su Note Baha'i anno 33 n. 4 - aprile 2015

Nessun commento:

Posta un commento